Nato nel 1986 a Milano, Mauro inizia molto presto a disegnare ispirato dai lavori di suoi padre mostrando fin da subito interesse nel rappresentare donne con uno stile personale.
Dopo un periodo di emulazione per lo stile dei manga giapponesi prova a creare uno stile personale per raffigurare i visi delle sue donne prendendo ispirazione dalle statue greche classiche; Mauro crea un viso dai lineamenti duri e squadrati, dalle linee marcate e geometriche che diventerà il suo segno di riconoscimento.
Le donne sono raffigurate in maniera apatica ma si fanno simbolo di una forte emotività e sensibilità agli occhi dello spettatore e Mauro le rappresenta spaziando tra tutte le tecniche: dalle illustrazioni in grafite a quelle in inchiostro, dai dipinti ad acrilico a quelli in acquerello.
Nel 2020 nasce la necessità di sperimentare qualcosa di nuovo e l’occasione arriva durante il periodo della quarantena in cui Mauro inizia ad utilizzare la tecnica del pixel.
I visi delle donne diventano quasi astratti grazie a questa tecnica a metà tra un mosaico e una digitalizzazione 8bit ed entrano in grande contrasto i dettagli più morbidi che li incorniciano.
L’immagine pixelata é come un’immagine che riaffiora sfocata alla memoria, qualcosa che sta sparendo ma che non vogliamo dimenticare, come una bellezza che si perde nel tempo e di cui rimane solo una traccia indefinita.